Il nostro impegno può essere sostenuto in tanti modi diversi:

• Puoi partecipare attivamente a manifestazioni, stand informativi, organizzare conferenze nelle scuole o altrove, distribuire Orizzonti, volantini e altro materiale informativo, contattaci!

 

• Puoi dare la tua disponibilità ad un’adozione (a distanza o diretta) di animali salvati dalla vivisezione o da altri casi di maltrattamento.

 

• Naturalmente puoi anche sostenerci economicamente abbonandoti al nostro trimestrale Orizzonti, acquistando i nostri gadget o libri, o facendo una donazione sul conto corrente postale nr: 69-1810-7 intestato a ATRA – Associazione svizzera per l’abolizione della vivisezione, 6900 Lugano.

 

Chiunque fa una donazione alla nostra associazione viene automaticamente inserito nella lista degli abbonati ad Orizzonti. Chi non desidera ricevere la rivista in formato cartaceo è pregato di indicare nella causale di versamento la dicitura: "NO GIORNALE".

 

SOCI ATRA

Possono diventare soci tutte le persone fisiche, giuridiche ed Enti di diritto pubblico con il semplice versamento della quota sociale di CHF 100.- l'anno (indicare nella causale di versamento la parola "SOCIO"). Il versamento della quota sociale dà il diritto a partecipare all'Assemblea annuale.

 

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Anche grazie al tuo sostegno, possiamo continuare a lavorare in modo efficace per i diritti dei nostri amici animali.

Terremoto in Abruzzo: dall'ATRA un aiuto anche agli animali Dai giorni immediatamente seguenti il terribile terremoto che nell'aprile 2008 ha colpito la regione Abruzzo in Italia, ci siamo subito attivati per aiutare anche gli animali. Abbiamo innanzitutto stabilito un contatto diretto con il responsabile dell'Unità di crisi veterinaria a L'Aquila - il centro di coordinamento ufficiale per la raccolta e lo smistamento del materiale - Paolo Migliaccio, in modo da conoscere le reali necessità ed evitare la dispersione degli aiuti. A fine aprile un primo carico di antiparassitari e altro materiale veterinario e non, acquistato con i nostri fondi, è giunto a destinazione grazie alla nostra attivista Francesca.

 

Molte anche le persone che hanno concretamente dato il loro aiuto portando alla nostra sede di Lugano ciotole, coperte, guinzagli, cucce e altro utile materiale. Con i fondi raccolti abbiamo acquistato molti farmaci e oltre 600 kg di cibo per cani e gatti.

Anche la nostra delegazione di Carpi (Modena) si è attivata con una colletta per raccogliere cibo e materiale diverso che è stato inviato direttamente in Abruzzo. Sabrina Piacente e Francesca Fugazzi, attiviste dell’ATRA, si sono recate ad inizio giugno per 4 giorni nelle zone terremotate per portare il materiale raccolto e acquistato. Con loro anche due volontari della Protezione Civile di Locarno, che ha messo gratuitamente a disposizione il mezzo di trasporto. Un'esperienza importante sia per l'aiuto concreto portato agli animali vittime del terremoto, sia per il suo alto impatto emotivo sia per il suo valore umano.

La decennale storia di ATRA è stata caratterizzata anche da tante iniziative, progetti creati e collaborazioni passate o ancora attuali.

In tanti ani di attività ATRA ha offerto sostegno attraverso raccolte di materiale, di fondi o con giornate di volontariato a diversi rifugi in Svizzera, Italia e nel resto del mondo. In alcuni casi, per ragioni pratiche, logistiche o altro, i progetti di aiuto sono stati a tempo determinato: ad esempio la realizzazione del Parco canile di Arese in Italia (che ha ricevuto un grosso finanziamento per la costruzione di una parte del canile), o i micro-progetti in India (per esempio la costruzione di un impianto di Biogas a Chennai).
Abbiamo dato il nostro sostegno per gli animali vittime di tragedie come lo Tsunami (che aveva colpito il sud est asiatico nel 2004) o in occasione del terremoto in Abruzzo 2009. Siamo stati tra i fondatori del progetto di aiuto ai cani in Romania (che oggi continua l'Associazione italiana Save the Dogs) ed abbiamo sostenuto, tra gli altri, il Centro di recupero fauna selvatica "Monte Adone" (Bologna) che ospita il giovane macaco Yuri, salvato dalla vivisezione e l'Associazione Animal Asia Foundation che salva gli orsi della bile. In altri casi (visto il rapporto diretto con chi gestisce i progetti) il sostegno dura nel tempo e si trasforma in un rapporto di partenariato: oggi per esempio siamo impegnati nell'aiuto ai cavalli del Bisbino con un sostegno economico e con la partecipazione alle transumanze (vedi www.cavallidelbisbino.com).

Abbiamo organizzato eventi con le altre principali associazioni antivivisezioniste svizzere (LSCV e AGSTG) creando il progetto Zugetive e abbiamo partecipato ad iniziative con Sea Shepherd svizzera (contribuendo alla nascita del gruppo ticinese) e con la Swiss cetacean society.
Da ATRA è nato il progetto di aiuto ai gatti randagi in Canton Ticino (vedi GAR), mentre la nostra vice-presidente Elena Grisafi gestisce il rifugio per i conigli abbandonati www.lacollineauxlapins.info. Insieme ad I-CARE (coordinato dal nostro consulente scientifico Massimo Tettamanti) abbiamo realizzato alcune strutture che ospitano donne vittime di abusi ed animali, in particolare salvati dalla vivisezione (www.associazionevittimologica.it). Sempre insieme ad I-CARE (www.icare-italia.org) collaboriamo a tante iniziative antivivisezioniste.

Il gruppo ticinese di ATRA (www.centroanimalista.ch) organizza regolarmente conferenze, stand informativi e manifestazioni di sensibilizzazione sui diritti animali. Contattateci se volete partecipare e/o collaborare alle iniziative locali www.centroanimalista.ch/fotoazioniok.htm 

 

 

Entrambi questi "passatempi" consistono nell'uccidere animali per puro divertimento.

 

Come rispondere alle obiezioni più frequenti che vengono mosse dai cacciatori e dai pescatori a chi li accusa di crudeltà contro gli animali?


Gli esseri umani hanno l'istinto della caccia. Dobbiamo inibire i nostri istinti?
Certo. Non possiamo sottostare ad ogni istinto primitivo. In una società civile ci sono norme da rispettare: le leggi scritte e le norme non scritte, che costituiscono l'etica. Uccidere per divertimento va contro l'etica della maggior parte delle persone civili.

 

Il mondo è fatto di predatori e prede, noi non siamo soltanto un altro predatore?
No. Nella caccia e nella pesca si uccidono altri esseri viventi non per sopravvivere, ma per divertimento e per golosità.


La caccia è una tradizione.
Solo perché qualcosa esiste da secoli o millenni non significa che vada mantenuta per sempre.

 

Nella caccia c'è la sfida tra uomo e animale.
In realtà la caccia non è altro che vigliaccheria, perché il cacciatore non corre alcun pericolo e ammazza gli animali comodamente col suo fucile, senza che loro sappiano di partecipare a una sfida. Spesso non si tratta nemmeno di animali selvatici, ma di animali d'allevamento (fagiani e altri uccelli) liberati in natura appositamente per servire da bersaglio ai cacciatori. Questi animali non sono abituati a vivere liberi, e muoiono dopo pochi giorni, o vittime dei cacciatori, o degli animali predatori, o perché non sanno procurarsi il cibo.

 

I cacciatori ed i pescatori contribuiscono alla salvaguardia dell'ambiente.
Anche se fosse così, non sarebbe una valida giustificazione per uccidere. Ma in realtà i cacciatori inquinano l'ambiente coi pallini di piombo che lasciano sul terreno (un veleno per il suolo e per gli animali che inavvertitamente se ne cibano). I pescatori spesso lasciano in giro ami e fili di nylon, che inquinano e che sono delle vere trappole per gli uccelli che vi si impigliano e non possono più volare. Molti pescatori e cacciatori sostengono di amare la natura, ma devono rendersi conto che non si può amare la natura e uccidere gli animali che in essa vivono.

 

I pesci sono muti, come gli insetti; cosa c'è di sbagliato nella pesca?
Anche se non siamo in grado di udire le urla di dolore dei pesci, vediamo come si dibattono e cercano di respirare quando vengono catturati. L'agonia dei pesci (una lenta asfissia in una rete oppure dopo un lungo periodo di lotta contro un uncino infilato da qualche parte nella loro testa) è particolarmente dolorosa e angosciante.

 

Nella "pesca sportiva" il pesce viene ributtato in acqua, quindi non c'è nulla di male.
Quindi non ci sarebbe niente di male nel ferirgli la bocca con l'amo, tirarlo fuori dal suo ambiente naturale e fargli patire l'asfissia, danneggiare il rivestimento delle scaglie (che lo protegge dalle malattie) quando lo si prende in mano, spaventarlo a morte. Niente di male?

 

Cosa puoi fare tu

Non andare mai a caccia e a pesca e impara a rispettare la natura e tutti gli animali che in essa vivono.

 

COME CI SI PUÒ DIFENDERE?

La legge impedisce ai cacciatori di:


1-Sparare in direzione di case e strade a distanze ravvicinate.


2-Entrare con l'auto in comprensori o strade private.


3-Arrecare minaccia diretta o indiretta alla sicurezza delle persone.

Le autorità competenti (guardiacaccia, ecc...) vi possono/devono informare sulle altre regole che anche i cacciatori devono rispettare.

Fonte: Gruppo VASA/OLTRELASPECIE

Per approfondimenti sulla caccia in Svizzera: www.antijagd.ch

 Il GAR è un progetto ATRA nato nel 2010 allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica e le autorità sul problema del randagismo felino in Canton Ticino, per gestirlo in maniera più etica e concreta.

Il GAR si prefigge di portare un contributo sostanziale al riconoscimento dello status di animale “randagio”, soprattutto per i gatti che più spesso vengono abbandonati per strada, dove si ritrovano a sopravvivere e troppo frequentemente a morire. Il nostro piccolo gruppo di volontari lavora senza sosta, con interventi sul territorio pressoché quotidiani: facendo sopralluoghi, cercando di coinvolgere e sensibilizzare i quartieri e i loro abitanti, occupandosi di sterilizzazioni e di accudire le mamme in procinto di partorire. Ma non solo, un grande lavoro è anche quello che ruota attorno all’adozione dei mici randagi che, tolti dalla strada, possono avere un futuro sicuro: controlli pre-adozione, accompagnamento all’introduzione in casa e consulenza post adozione.

Il GAR, per questioni di gestione del territorio e di risorse, opera solo nella Svizzera italiana, mantenendo però la disponibilità a collaborare anche con altre realtà che vogliano perseguire gli stessi obiettivi in altre zone della Svizzera.

VUOI SAPERNE DI PIÙ SULLE ATTIVITÀ DEL GAR? VUOI DARE UN AIUTO CONCRETO AI GATTI RANDAGI TICINESI?

Circa una volta al mese ci incontriamo per pianificare le nostre attività e le varie campagne. Le riunioni sono aperte a tutti coloro che vogliono scendere in campo per dare un aiuto concreto in prima persona, si svolgono generalmente di sera durante la settimana e vengono pianificate di volta in volta.

Per ulteriori informazioni sulle campagne del GAR e per entrare a far parte del gruppo:

www.gar-ti.ch

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Tel: 079/ 882.08.32 dalle 18.00 alle 21.00