Ogni anno, i grandi circhi svizzeri percorrono l'intero paese, con al seguito il loro serraglio. Luci, colori, musica e allegria .... ma nelle gabbie e sotto i tendoni, il monotono andirivieni dei grandi felini, l'ossessivo dondolio di elefanti e orsi e le urla delle scimmie denotano un forte disagio.
Si portano volentieri i bambini al circo per vedere gli animali esotici, ma lo spettacolo di animali prigionieri che camminano avanti e indietro o sdraiati svogliatamente nelle gabbie, è diseducativo oltre che estremamente triste: mostra ai bambini un'immagine distorta della natura e l’arroganza prepotente dell’uomo sugli altri esseri viventi che non hanno possibilità di difendersi. Sono molto più didattici una salutare passeggiata in un parco naturale o un buon documentario che mostrino gli animali liberi, nel loro ambiente naturale.
Lo scopo è quello di sensibilizzare la gente sulle condizioni degli animali detenuti e ridicolizzati con spettacoli che impongono comportamenti non conformi alla loro natura, nonché quello di promuovere una tradizione circense autentica, senza schiavi nelle gabbie, ma basata esclusivamente sulla bravura, l'abilità e la maestria di artisti umani. Un circo "umano" in ogni senso, rispettoso della vita, come lo sono ad esempio il "Cirque di Soleil" (circo canadese conosciuto a livello internazionale), il "Cirque Ronaldo" (belga), il "Cirque Baroque" (francese) ed altri.
Pertanto W IL CIRCO ... MA SENZA GLI ANIMALI perché il circo sia solamente arte e non tortura.